Mario Aiello, direttore sportivo dell’Avellino e tra i protagonisti della promozione in Serie B dei lupi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tuttomercatoweb: “Quando siamo stati chiamati in causa il nostro obiettivo era trasferire serenità al gruppo. Sul piano tecnico tattico abbiamo cercato di fare una cosa diversa, non migliore perché non abbiamo questa presunzione, nel tentativo di adattare i calciatori ai propri ruoli. Abbiamo dato loro tranquillità. E da lì un passo alla volta. Si è trattato di una gestione insieme al mister Biancolino che ha un modo di intervenire molto diretto. L’ho supportato, ma sempre in punta di piedi perché non volevo certo il rispetto dei calciatori soltanto perché ero diventato il direttore sportivo. E poi succedevo a Giorgio Perinetti che ha fatto la storia del calcio. Lescano? È stato il colpo che ha fatto più rumore. Avevamo previsto che qualora ci fossimo avvicinati alle zone alte avremmo voluto fare un ulteriore intervento in avanti. Avevamo vagliato una serie di nomi. Poi una volta capito che Lescano non si trovava più bene a Trapani abbiamo affondato il colpo e Giovanni D’Agostino è stato bravo a portare a termine l’operazione a cui ho creduto da subito. Prossimo Avellino? Siamo ancora reduci dai festeggiamenti e penso che ce ne saranno ancora tanti. Ci saranno degli incontri per capire budget e tanto altro. Non faremo una rivoluzione, per corsi e ricorsi storici riuscire a mantenere l’intelaiatura ha spesso funzionato. Qualcosa però dovremo fare. Dobbiamo anche allinearci agli aspetti normativi. Dovrà uscire qualche over per via dei regolamenti”.