Vincenzo Maiuri, allenatore della Cavese, ha presentato il match contro il Catania in conferenza stampa: “La partita di domenica scorsa è stata facilmente commentabile, nel senso che i numeri non tradiscono mai. È stata una partita con il 64% di possesso palla nostro, otto calci d’angolo contro quattro, cinque punizioni al limite dell’area, 201 passaggi più di loro… e 2-0 per loro.
Dovevamo fare meglio in alcune situazioni, questo l’abbiamo capito. Prendiamo atto dell’insegnamento ricevuto nella partita contro il Cerignola e riportiamolo all’interno della gara contro il Catania, che non sarà assolutamente semplice. Loro sono una buona squadra, ma noi abbiamo tanta voglia di riscattarci e fare una grandissima prestazione. Per ottenere un risultato positivo, una vittoria, ci vorrà sicuramente una grande prestazione da parte dei ragazzi. E io confido molto nella voglia di ripagare anche chi ci ha applaudito a fine partita. Quando qualcuno ti applaude, tu ti devi buttare nel fuoco per quella gente lì. Quindi tengo molto a un atteggiamento positivo e propositivo da parte di ogni giocatore che verrà chiamato in causa.
Credevo che il Catania si giocasse il campionato fino alla fine. Poi magari non hanno iniziato bene e sono andati un po’ a scia di questo inizio faraginoso. Noi dovremo stare attenti a tante cose: innanzitutto, loro sono una squadra esperta, quindi anche nella gestione dei momenti della partita dovremo essere molto attenti. Però abbiamo anche tante armi per metterli in difficoltà. Nella contrapposizione tra i loro punti di forza e i nostri, dovremo essere sempre in partita e avere l’atteggiamento giusto in ogni frangente. Credo che rimanere dentro la gara, anche nelle fasi umorali della partita, sia fondamentale. Cosa voglio dire? Saper soffrire, qualora loro ci mettano lì, ma non perdere sicurezza. E quando siamo noi a metterli in difficoltà, non pensare di aver già ottenuto tutto, ma essere consapevoli che può sempre esserci un ritorno dell’avversario. Questa è una maturità che a volte ci è mancata, anche per via dell’età media molto giovane, ma dobbiamo fare i conti con queste cose se vogliamo fare qualcosa di buono. Quante incidono queste partite per il futuro? Tantissimo. Perché bisogna far vedere quanto si tiene a fare un piccolo passo in più rispetto a quanto già fatto. La mentalità sarà fondamentale non solo nelle partite ma anche negli allenamenti. Credo che la mentalità di un giocatore non si limiti a come si allena in funzione della gara, ma anche a come vive le altre 21 ore fuori dal campo.
Appello ai tifosi? Hanno già dimostrato di avere una mentalità clamorosa. Hanno fatto un grosso applauso alla squadra e io ho molto apprezzato. Quindi, secondo me, l’appello non serve. Il tifoso della Cavese, quando può, viene a vedere la squadra. Sono sicuro che domani tutti quelli che potranno venire, verranno. E poi starà a noi gratificarli con una prestazione da Cavese: gagliarda, cattiva sul risultato, concentrata. Far vedere tanta appartenenza in tutto ciò che facciamo. Assenti? Fella è recuperato, sarà della partita. Diarassouba no, così come Rossi: entrambi non saranno della partita. Quanto è importante il match di domani? Ora che le gare stanno diminuendo ogni punto pesa. Sarà fondamentale nel cercare di ottenere questo piazzamento nei play-off. Ma non ci spaventa: siamo pronti a giocarcela come tutte le altre. Non abbiamo mai fatto distinzioni tra una partita e un’altra. Però ora bisogna iniziare a macinare punti, a partire da domani. Quante chance ha la Cavese di arrivare tra le prime 10? Questo non lo so. Credo che abbiamo sicuramente le carte per giocarci l’ingresso nei play-off e lo faremo con il massimo impegno in tutte le partite. Percentuali non ne so dare, l’unica cosa che posso garantire è il massimo impegno da parte di tutti, me compreso. Perché ottenere un risultato simile valorizza anche l’importanza di una piazza come quella di Cava de’ Tirreni. Fare i play-off non è solo come salvarsi, fermo restando che la salvezza era l’obiettivo, ma è anche dimostrare che vogliamo qualcosa di più”.