Vincenzo Maiuri, allenatore della Cavese, ha commentato in conferenza stampa la vittoria ottenuta sul campo del Foggia: “È una vittoria meritata contro una squadra forte, contro una squadra che, dal cambio di guida tecnica, se non sbaglio, viaggia con una media da play-off. Questo racconta di una partita in cui la Cavese ha fatto bene, è stata sempre in partita: un primo tempo eccezionale, un secondo tempo logico. Chiaramente poi non abbiamo messo in ghiaccio il risultato e ci poteva stare un ritorno da parte del Foggia, ma i giocatori sono stati bravi ad arginare la voglia degli avversari di riportare la partita in parità. Vitale e Chiricò? Vitale nasce come esterno. Io lo presi a Sorrento quando era un bambino, subentrava e secondo me non aveva neanche 16 anni. Poi, all’inizio della stagione successiva, ha giocato ancora da esterno, poi ha fatto la mezzala e poi è venuto a Foggia da voi da mezzala. Però è un giocatore duttile, l’esterno lo può fare benissimo. Non sarebbe mai andato a giocare in un ruolo che non poteva ricoprire, con tutto il turnover che avevamo previsto. Ha fatto bene, ma Vitale è una certezza per questa Cavese, come lo sono tutti quanti. Per quanto riguarda Chiricò, sono contento per una cosa: poteva venire con la puzza sotto il naso, in una squadra più giovane del campionato dopo la Juve Next Gen. Invece, è venuto in un gruppo di ragazzi a dare l’esempio, a lottare, a correre per primo e a non mollare mai nulla. Quindi sono contento che un pubblico così esperto di calcio gli abbia tributato un giustissimo applauso finale. Credo che lui ne sia veramente orgoglioso. È un merito, ed è bello perché ha avuto tante vicissitudini negative, come a Catania, dove è stato fuori rosa per tanto tempo. Ora sta dimostrando la voglia di ritornare in gioco nel modo giusto.
Salvezza? Manca la matematica, nulla è ancora fatto. Dobbiamo stare sempre sul pezzo. A volte io sono eccessivo quando rimarco cose che si potevano fare e poi non vengono fatte, ma credo che bisogna sempre cercare di puntare al massimo di quello che abbiamo davanti. La salvezza matematica ancora non è stata raggiunta. Lamberti capitano? Il significato è che sono tutti importanti, al di là della data di nascita. Tutti quanti sono protagonisti di qualcosa che vogliamo fare insieme, innanzitutto il raggiungimento di un obiettivo che ancora non è stato messo in ghiaccio. Oggi mi è piaciuta la reazione rispetto alla partita col Messina, dove, andando sul 3-1 in due o tre minuti, abbiamo buttato tutto all’aria. Invece oggi la squadra è stata sempre sul pezzo dall’inizio alla fine, quindi merito a questi ragazzi. Per me, tutti sono capitani in questa squadra, dal più grande al più piccolo, perché tutti ci tengono tantissimo e lavorano con anima e cuore in ogni allenamento. Vigliotti e Sorrentino? Vigliotti è stato eccezionale, ha fatto una grandissima partita. Poteva fare gol, purtroppo non lo ha fatto. So che sarò criticato per quello che dico, ma ho grande stima di questo ragazzo: butta sempre il sangue. Come si fa a non vedere questi ragazzi? Perché bisogna buttare la croce addosso a un 2005, un ragazzo così volenteroso, che entra e gioca col cuore in mano? Deve crescere e migliorare, ma ha tutto per farlo. Sorrentino è entrato e ha fatto quello che gli è stato chiesto. Trapani-Cavese vale i play-off? Mi aspettavo di lottare fino all’ultimo secondo, perché ci era stato prospettato anche di salvarci attraverso i play-out. A questo punto, potrebbe essere una sfida play-off, ma ancora non siamo salvi. Dobbiamo portare a casa quello che tutti vogliamo e meritiamo per ciò che abbiamo fatto insieme”.