Nocerina

La Nocerina non va oltre lo 0-0 contro il Manfredonia e continua a lasciare punti pesanti al ‘San Francesco’. Mister Campilongo, al termine della sfida, è intervenuto in conferenza stampa: “È mancata la cattiveria agonistica? Non sono d’accordo sulla cattiveria agonistica, perché purtroppo quando una squadra viene qui e decide di non giocare su un campo del genere, alla fine ne risentiamo. Però questo non deve essere una scusa, assolutamente. Io non cerco alibi: gli alibi sono fatti per i perdenti. Oggi non abbiamo perso, sono quattro partite che non subiamo gol, ma è anche vero che in casa stiamo lasciando troppi punti. La cattiveria agonistica no, perché io penso che oggi i ragazzi abbiano dato tutto. Forse ci è mancato il guizzo finale, magari un pizzico di fortuna che a volte serve. Ma mettiamoci anche il fatto che oggi non avevamo alternative a centrocampo. Oggi è mancata un po’ di qualità a centrocampo. Addessi sta giocando da due-tre partite e un po’ di stanchezza si fa sentire. Felleca non si è allenato per tutta la settimana per via di un problema al piede e lo abbiamo visto: non era il Francesco che conosciamo. Purtroppo ci è mancata anche un’alternativa in attacco. Se avessi avuto un’altra punta, avrei potuto affiancarla a Favetta per dare più peso alla squadra. Detto questo, non facciamo drammi. È vero, non abbiamo vinto, ma nemmeno perso. La squadra ha dato tutto sotto l’aspetto dell’impegno. Purtroppo, nelle poche occasioni che abbiamo avuto, ci è mancata un po’ di fortuna: il palo di Felleca, la punizione di Felleca che è finita sui piedi del portiere… Avremmo potuto concludere di più, ma non l’abbiamo fatto. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Il Manfredonia è venuto qui a chiudersi con un 4-5-1, bloccando le fasce e raddoppiando. Non era facile. Noi cerchiamo sempre di giocare palla a terra, ma su questo campo, che tra l’altro non è quello su cui ci alleniamo, non è semplice: la palla rimbalza male e bisogna fare sempre un tocco in più.

Le partite si possono sbloccare sui calci piazzati, ma non siamo stati bravi. Loro marcavano a zona, spesso con quattro o cinque uomini. Forse dovevamo muovere meglio la palla e creare alternative. Oggi non posso rimproverare nulla ai ragazzi sull’impegno. Ci è mancata la qualità, perché giocatori come Faiello e Gerbaudo ti permettono di variare modulo e avere più soluzioni. Oggi non li avevamo, e chi ha giocato ha dato tutto, ma ovviamente la qualità è diversa. Casarano primo? Io preferisco essere primo in classifica, ma questo è un altro discorso. Il campionato non era finito ad Andria e non è finito oggi. È vero che stiamo sprecando punti in casa, ma anche vero che troviamo squadre che vengono qui per chiudersi. Oggi il Manfredonia non ha fatto un tiro in porta. Abbiamo giocato sempre nella loro metà campo, ma è mancata la finalizzazione. Quando trovi squadre così chiuse, non puoi buttare la palla in avanti a caso, perché non abbiamo attaccanti forti di testa. Con Ferrari avevamo un’alternativa, ora non ce l’abbiamo. Ma i ragazzi sono gli stessi che hanno vinto ad Andria, a Nardò, a Francavilla e a Ugento. Ansia da prestazione? Non era ansia, ma forse un po’ di frenesia. Non riuscivamo a trovare le nostre giocate, gli esterni di solito sono bravi nell’uno contro uno. Ho provato a cambiare modulo, passando al 4-2-3-1, portando Cecere a destra e Adessi sotto punta. Ho inserito Carnevale e Vono per dare più soluzioni, ma non è stato sufficiente. Abbiamo avuto il predominio del gioco, battuto 12 calci d’angolo… più di questo oggi non potevamo fare. Però credo che questa squadra abbia qualità e grandi doti. Il campionato non finisce qui. Siamo ancora in ballo e continueremo a ballare”.