Napoli

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha presentato in conferenza stampa la partita contro la FiorentinaPolitano non sarà disponibile per la partita. Non è il solo, visto che mancherà anche Kvaratskhelia. Gli imprevisti, grandi o piccoli, sono una costante in ogni stagione calcistica e per tutte le squadre. Finora siamo stati molto bravi a gestirli, sostituendo Lobotka con Gilmour, e ora adattandoci con Buongiorno. Per Kvaratskhelia, il problema al ginocchio non è ancora completamente risolto e si è aggiunto un affaticamento muscolare. Questa volta dobbiamo fare i conti anche con l’assenza di Politano, ma lavoreremo come sempre di squadra per superare queste difficoltà. Spinazzola? È nato come ala e si distingue per le sue capacità offensive. Durante il periodo alla Juventus giocava in quella posizione, ma successivamente si è evoluto in un esterno a tutta fascia con un’impostazione molto offensiva. Le sue qualità tecniche sono di alto livello e potrebbe rappresentare una valida opzione al momento.

Fiorentina? Cerco sempre di portare rispetto verso gli altri, ma non dobbiamo mai temere nessuno. Rispettiamo questa squadra perché sta facendo un ottimo lavoro: ha giocatori di grande qualità, è la squadra che raggiunge le velocità più alte durante le partite, e si distingue per la capacità di sfruttare gli spazi aperti. Detto questo, dobbiamo concentrarci sul nostro gioco e continuare a crescere. Questi momenti devono rafforzare il nostro spirito di squadra. I 41 punti che abbiamo conquistato finora sono il risultato del contributo di tutti i 24 giocatori della rosa. Ognuno ha dato il proprio apporto, chi più chi meno, ed è fondamentale non dipendere mai da uno o due singoli. Le mie squadre si basano sempre sul collettivo: dobbiamo sopperire alle assenze importanti senza abbatterci, ma anzi, trovare nuova forza perché stiamo seguendo la strada giusta. Migliorare nei finali di partita? Fare di più significa essere da soli in testa, abbiamo fatto 41 punti, non so cosa vi aspettavate, cosa speravate, a volte me lo chiedo. Con tutto il rispetto, questi ragazzi stanno superando ogni previsione, anche quelle più ottimistiche. Cosa potremmo chiedere di più a loro?

Tiro da fuori? Quando parlo di un percorso di costruzione, mi riferisco a una visione d’insieme. Quando sono arrivato, ho valutato la situazione dall’esterno, ma ora, dopo sei mesi, ho un quadro più chiaro. È un processo che richiede tempo: né io, né il club possiamo inserire subito 5-6 nuovi giocatori. Tuttavia, noto molta impazienza. Si parla tanto di Scudetto, ma bisogna considerare che ci mancano ancora alcuni tasselli che altre squadre già hanno e che le rendono più complete. Abbiamo creato molto, ma non sempre finalizzato. È una fase di crescita e, nonostante tutto, i ragazzi stanno dando il massimo. Li apprezzo uno per uno per il loro impegno, l’attaccamento e l’appartenenza. Ma, per completare questo progetto, servono pazienza e tempo”.