Il Benevento si arrende al Giugliano e cade tra le mura amiche, il gol di Celeghin decide la sfida. Mister Gaetano Auteri interviene ai microfoni di Ottochannel e analizza la prestazione:
“Qualcosina abbiamo sbagliato, certamente. Siamo cresciuti tanto nell’arco della gara e abbiamo costruito tanto. Cosa non è andato? La freddezza e la risolutezza nel cogliere l’attimo e nel calciare in porta, siamo entrati tante volte in area di rigore dove potevamo fare scelte migliori. Abbiamo creato tanto. Loro hanno provato a giocare nei primi 15′, facendo qualche fraseggio, ma senza mai essere pericolosi o dando l’impressione di pericolosità. Facevano tanta densità, giocavano con un 4-5-1 negli ultimi trenta metri. Queste partite, se le sblocchi, cambiano. Mi dispiace aver preso un gol in una situazione in cui eravamo con l’uomo in meno. Non siamo stati tanto furbi. Il cambio era pronto, l’arbitro ha fatto battere l’angolo, Oukhadda è uscito e poteva anche rimanere in campo, loro l’hanno fatto 150 volte, buttandosi a terra e costringendo l’arbitro a fermare il gioco. Abbiamo preso gol con l’uomo in meno. È una piccola ingenuità. Sono partite strane, inspiegabili e irripetibili. L’unico demerito è aver creato senza essere risoluti. Non c’è una spiegazione o una logica. Dopo i primi quindici minuti ci siamo risistemati e non abbiamo concesso nulla al Giugliano. Quell’episodio ha cambiato il match. Ci abbiamo provato fino alla fine, ma non era serata. Ora resettiamo e andiamo avanti, ma siamo vivi. Sconfitta come insegnamento? Le sconfitte fanno sempre male. Nell’episodio che ha determinato la gara siamo stati un po’ ingenui, ma posso anche capirlo perché volevamo accelerare i tempi. Cambi? Sono entrati bene. C’è stata grande volontà e unità d’intenti. L’unico neo è non aver segnato”.