Napoli

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa in vista della partita contro il Torino: “Dobbiamo essere realisti e riconoscere che siamo solo alla tredicesima giornata di campionato, con sei squadre racchiuse in pochi punti. Finora il torneo si è dimostrato molto equilibrato, ma non credo che questa situazione rimarrà invariata fino alla fine. Già verso la fine del girone d’andata il distacco tra le squadre potrebbe iniziare a farsi più evidente. Per noi, però, è un segnale positivo: dimostra che il lavoro che stiamo portando avanti sta dando i suoi frutti. Sono soddisfatto, perché giorno dopo giorno stiamo gettando fondamenta solide e noto una crescita costante, sia come squadra sia a livello individuale. Rispetto a Dimaro, il livello dei singoli è cresciuto notevolmente e il merito va ai ragazzi che mostrano una grande voglia di migliorarsi. Kvaratskhelia? Kvicha sta dimostrando una determinazione e una voglia di crescere costante. Era molto dispiaciuto perché ha avuto due opportunità importanti per segnare e non ci è riuscito. Quello che noto in lui è la voglia di fare uno step in avanti e quando vedo questo sono tranquillo e sereno. 

Torino? Una squadra che sta attraversando un momento difficile, ma ho avuto modo di seguire e analizzare le loro partite. Erano partiti molto bene, ma poi hanno subito l’infortunio di Zapata che stava giocando ad altissimi livelli. Nonostante ciò, rimangono un gruppo solido, con buone qualità, attualmente in una posizione tranquilla di metà classifica, anche se non vincono da un po’ di tempo. Conosco bene l’ambiente, vivendo a Torino e avendo spesso avuto il piacere di assistere alle partite quasi ogni domenica. È un contesto caldo e appassionato, legato alla propria storia. Per questo dovremo affrontare la gara con la massima attenzione, avendo rispetto sia della qualità della squadra avversaria, sia del clima che troveremo e della loro storia. L’anno scorso ero in tribuna? Ricordo bene quella partita, è stata una gara piuttosto particolare, ma non ha senso soffermarsi sul passato. Ciò che conta è il presente e il fatto di aver resettato tutto con i ragazzi. Conosco il calcio molto bene: ci sono momenti in cui tutto sembra andare storto, ti tirano una volta e la palla finisce all’incrocio, oppure un episodio sfortunato porta negatività. È proprio in quei momenti che bisogna essere bravi a reagire e uscirne. Adesso siamo concentrati sul presente, ed è importante aver trovato un gruppo che mi dà soddisfazione ogni volta che vengo a Castel Volturno. Raspadori? È un giocatore importante, forte, e il mio obiettivo è rafforzare il Napoli, non indebolirlo. Questo deve essere chiaro a tutti, sia per il presente che per il futuro. Partecipiamo solo al campionato e, con la Coppa Italia che si gioca sporadicamente, è difficile dare minutaggio a tutti. Detto questo, Raspadori è probabilmente il giocatore più utilizzato dopo i titolari. Sta crescendo molto e ho una mia idea chiara su di lui. La nostra posizione in classifica non è merito solo dei titolari, ma di un gruppo che lavora compatto nella stessa direzione. E questo è fondamentale anche guardando al futuro: voglio rafforzare la squadra, non indebolirla. Non sono così ingenuo da lasciar partire giocatori che considero fondamentali. Ho fatto delle scelte precise durante l’estate, scelte che si sono rivelate giuste e continuerò su questa strada, sia ora che nella prossima finestra di mercato. L’obiettivo è chiaro: rendere il Napoli più forte”.