Buon punto allo Stirpe per la Salernitana, le pagelle: sorpresa Giannetti, difesa invalicabile!

Buon punto allo Stirpe per la Salernitana, le pagelle: sorpresa Giannetti, difesa invalicabile!

Carattere e convinzione. Forse con un pizzico in più – e con qualche decisione arbitrale diversa – la Salernitana avrebbe potuto ottenere un risultato migliore. Ma è un buon punto su un campo storicamente avverso. Il Cavalluccio mette in cantiere un’altra prestazione di livello e strappa un pareggio contro il Frosinone. Granata che salgono a quota 25 punti e, in attesa dell’impegno dell’Empoli al Bentegodi, riagganciano la vetta della classifica. Le pagelle:

Belec – Resta di sasso, assieme a tutto il popolo salernitano, sulla conclusione violenta e a botta sicura di Rohden che si stampa sulla traversa. Per il resto, inoperoso e poco chiamato in causa. Dirige bene la difesa e guida i movimenti del reparto. La sua voce dà sicurezza ai compagni. Voto 6

Aya – Roccioso e arcigno. Il polacco Parzyszek e Ciano – nel finale rimedia un pestone sull’ennesimo pressing dell’ex Pisa – avranno gli incubi. Il giallo macchia parzialmente la sua prova, ma Ramzi – accantonata l’uscita a vuoto di Brescia – è tornato protagonista di questa squadra. Voto 6

Gyomber – L’emergenza costringe il Frosinone a giocare con gli uomini contati in avanti, mancano i migliori. Lo slovacco, però, si stacca spesso per ricevere la sfera e impostare dal basso. Duella su qualsiasi traiettoria vagante dalle sue parti e si conferma un leader dello schieramento di Castori. Voto 6.5

Mantovani – Non abbiamo più aggettivi per descrivere le qualità di Mantovani. E allora ci spostiamo sulla personalità. Da veterano, da capitano 3.0 sul rettangolo verde. La giovane età e gli infortuni non pesano, Valerio è un elemento inamovibile attualmente. Voto 6.5

Casasola – Oggetto spesso di scherno sui cross, il laterale destro ha collezionato una performance di grande solidità. Dalle sue zone non si passa, gli avversari sono avvisati. Il cliente Beghetto non è semplice da controllare, l’argentino lo tiene d’occhio e concede poco. E nel finale confeziona un buon traversone per Gondo. Voto 6

Capezzi – Nessun passo indietro, gli avversari della mediana opposta hanno caratteristiche complicate da tenere a bada. L’ex centrocampista della Sampdoria tiene finché può, prova anche a farsi vedere con una conclusione nel finale di primo tempo. Nella ripresa viene sostituito al 62′ dopo il dispendio di energie degli ultimi giorni. Voto 6 (62′ Schiavone – Forza fresca dalla panchina per arginare le ascese dei giallazzurri, s’incarica della battuta dei calci piazzati. Voto 6)

Di Tacchio – Il Capitano ringhia. Lo fa da pilastro dello spogliatoio. Contrasta, morde le caviglie e non lascia varchi alle maglie giallazzurre. Tiene botta, maschera la difesa dalle offensive degli uomini di Nesta e detta i movimenti ai soci sul manto erboso dello Stirpe. Voto 6.5

Kupisz – È onnipresente. Lo trovi ovunque. In fase di non possesso a distruggere la manovra dei ciociari, in zona avanzata per creare spunti importanti e ritagliarsi uno spazio. Esce stremato nel finale, ma che bella scoperta di mercato. Non ci stanchiamo di ribadirlo. Voto 6.5 (86′ Dziczek s.v.)

Lopez – È probabilmente quello più in difficoltà della brigata di Castori. Ma non ci sentiamo di condannarlo in una serata che ha visto la Salernitana tenere il ritmo del Frosinone. Ci mette la garra uruguaiana, più attenzione nella costruzione tecnica. Voto 6 (86′ Veseli s.v.)

Giannetti – Diciamoci la verità. Alla lettura delle formazioni ufficiali tutti hanno avuto da ridire. La scelta di Niccolò però ha ripagato. Tra i migliori in campo, sempre propositivo. L’azione più pericolosa è un suo colpo di tacco che trova la risposta di Bardi. Colpisce anche la traversa su una conclusione, fermata per posizione di fuorigioco: se il pallone fosse entrato, lo stadio sarebbe venuto giù anche senza tifosi. Voto 6.5 (62′ Tutino – Non l’ingresso che ci aspettava, ma battaglia come può e cerca di dettare la profondità alle spalle della difesa di Nesta. Voto 6)

Djuric – I palloni aerei sono affare suo. Manda in tilt la retroguardia ciociara sui calci piazzati, è contrastato da più maglie che non lasciano spazio. Viene steso da Curado in quello che avrebbe potuto assumere i contorni di un fallo killer e di un rosso mancato. Esce malconcio. Voto 6 (72′ Gondo – L’atteggiamento è quello giusto, ha due potenziali occasioni ma nulla di fatto. Il suo rientro è prezioso per il prosieguo della stagione. Voto 6.5)

Castori – È squalificato ed è obbligato a seguire la partita dall’esterno. In panchina ci va Bocchini che ben si comporta anche su indicazioni del trainer marchigiano. Positiva la preparazione e la lettura della gara, sufficienza per lo staff tecnico. Voto 6

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