Giugliano, Bertotto: “Latina buona squadra, non ho scelto chi giocherà in porta. Ciuferri? Ecco come sta”

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Valerio Bertotto, allenatore del Giugliano, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Latina. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal mister:

“È una buona squadra che non ha avuto una continuità importante a livello di risultato, ma nelle sue corde ha potenzialità perché ci sono calciatori forti. Il Latina è allenato da un bravissimo tecnico, che sa fare bene il suo mestiere. Restiamo focalizzati su questo. Affrontiamo un avversario camaleontico, capace di cambiare in alcuni aspetti. Per quanto riguarda noi, vogliamo proseguire sul nostro cammino, con tutta la certezza che abbiamo legata alle nostre motivazioni e alla nostra identità. Siamo tutti disponibili per il match.

Chi gioca in porta? Non lo so, perché sono valutazioni che vanno fatte. È anche sgradevole lanciare la croce addosso ad un ragazzo serio e che lavora bene. Non è bello secondo me. Le scelte tecniche valgono per tutti, assolutamente. Le decisioni vanno prese in funzione di tante situazioni, ma non ho ancora deciso. Gli errori si commettono, l’importante è venirne fuori. Balde a destra, Njambe a sinistra e Padula al centro? Tutto ci può stare. È sempre la partita che mi dà delle sensazioni su cui lavorare, sia pre che durante. Può essere una soluzione. Ho tanti calciatori di qualità e complementari tra di loro, questo mi permette di variare alcuni concetti, mantenendo sempre salda la nostra filosofia.

Tutti meritano una riconferma nell’undici di partenza. Tutti devono sentirsi considerati al 100% perché così è, si devono far trovare pronti e devono ragionare come chi è stimolato da una dolce concorrenza che aiuta a crescere. È il valore aggiunto di chi vuole arrivare in alto. Sconfitta di domenica? Non ha lasciato strascichi. C’è stata l’analisi dei tre minuti finali che hanno rovinato un po’ la nostra modalità della settimana, vissuta comunque alla grandissima. Sono molto contento del lavoro, dell’attitudine e della serietà dei ragazzi, li spingo sempre ad alzare il loro livello.

Ciuferri? Sta bene. La testa fa sempre la differenza nella vita, in tutte le cose. Più uno è in bolla ed è focalizzato nel suo dovere, più è sereno e riesce a performare. Ha vissuto una situazione nuova e devastante. È un ragazzo giovane che non ha mai provato certe situazioni di natura professionale ed umana, è stato travolto. La costruzione del suo essere come ragazzo e professionista passa anche attraverso questi passaggi. Deve restare focalizzato sul presente”.