napoli, stadio maradona

In casa Napoli tiene sempre banco la questione ristrutturazione dello Stadio Diego Armando Maradona. Protagonista della trasformazione sarà l’architetto Gino Zavanella, che in un’intervista rilasciata a Repubblica, oggi in edicola, ha fornito dettagli sul progetto e sulle ipotesi in discussione per il restyling del celebre impianto di Fuorigrotta. Zavanella ha confermato di essere stato contattato dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per immaginare il “Maradona del futuro”. Il dialogo è incentrato su due possibilità: una ristrutturazione “light” dell’attuale struttura o un intervento più radicale che potrebbe addirittura portare alla demolizione dello stadio esistente. “Sono delle idee che il presidente mi ha chiesto di realizzare, poi ovviamente deciderà lui come procedere”, ha spiegato Zavanella. Il prossimo incontro tra i due, previsto per la prossima settimana, sarà determinante.

Uno dei punti cardine della discussione riguarda l’abolizione della pista d’atletica, che da tempo rappresenta una barriera tra il pubblico e il campo di gioco. Portare gli spalti a ridosso del terreno, come in molti stadi moderni, è una richiesta che De Laurentiis ha espresso chiaramente. “Sono aspetti di cui ho parlato con De Laurentiis che da tempo sostiene questa necessità per quanto riguarda la nuova casa del Napoli”, ha aggiunto l’architetto. Un altro tema cruciale sarà l’organizzazione dei lavori. De Laurentiis non ha intenzione di spostare temporaneamente la squadra in un altro stadio, come è accaduto in altri progetti simili, e dunque si sta studiando un piano per consentire al Napoli di continuare a giocare al Maradona durante i lavori. “Ci stiamo attrezzando per effettuare gli interventi consentendo alla squadra di esibirsi comunque a Fuorigrotta”, ha dichiarato Zavanella. Il nuovo Stadio Maradona sarà anche un centro di aggregazione per i tifosi. È già in programma la creazione di un museo dedicato alla storia del Napoli e la presenza di ristoranti all’interno della struttura. Ma uno degli aspetti più delicati è sicuramente quello dei parcheggi, da sempre un nodo critico per i tifosi che frequentano lo stadio. Anche su questo fronte l’architetto e il suo team stanno lavorando per trovare soluzioni pratiche e sostenibili. In parallelo alla ristrutturazione dello stadio, si prevede un vero e proprio “maquillage” della viabilità attorno all’impianto. La zona di Fuorigrotta dovrà infatti adeguarsi ai flussi di traffico previsti non solo durante le partite del Napoli, ma anche in occasione di eventi come gli Europei del 2032.