Reine-Adélaïde

Jeff Reine-Adélaïde, nuovo centrocampista della Salernitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni di presentazione ai microfoni del club:

“Ciao granata. Sono molto felice e orgoglioso di essere qui. Ho scelto questo progetto perché è un club con una tifoseria molto calorosa e forte che tiene molto alla squadra. Questo mi ha spinto a venire a Salerno. Avevo davvero voglia di arrivare in una squadra così. Calcio inglese? È stato difficile perché ero molto giovane e sono arrivato nel calcio professionistico con l’Arsenal. All’inizio ero molto contento di essere arrivato lì, ho fatto qualche partita e ho imparato molto dai miei compagni di squadra. Sono stati dei fratelli maggiori in quel momento perché ero un ragazzino appena arrivato da un’altra nazione. È stato qualcosa di davvero speciale. Wenger? Il consiglio migliore che mi ha dato è quello di godermi il tempo passato su un campo da gioco e divertirmi, cercando anche la prestazione e di restare me stesso mostrando le mie qualità. Mi ha detto che il calcio va veloce e bisogna godersi ogni momento.

Lione? Ci sono state molte gioie, siamo arrivati in semifinale di Champions League, vivendo un’emozione incredibile. E poi, certo, ci sono stati momenti più complessi per un professionista come me, con degli infortuni molto gravi. Ma bisogna essere pazienti e avere la perseveranza di voler tornare in campo. Credo di aver avuto la forza mentale di affrontare le avversità passo dopo passo e tornare in campo nel modo giusto. L’esperienza più bella è stata giocare la semifinale di Champions League, abbiamo perso contro il Bayern Monaco, ma è stato comunque qualcosa di unico. E poi anche giocare l’Europa League perché tornavo dopo la rottura del secondo crociato. Tornare dopo un infortunio del genere calcando i campi europei è davvero speciale.

Nazionale? È stato un momento indimenticabile rappresentare il proprio Paese, la maglia, il popolo francese. Giocavamo in Italia, dunque ancor più speciale. Abbiamo fatto un grande percorso, ma sfortunatamente non abbiamo vinto la competizione. Conservo bei ricordi. Ruolo? A centrocampo, magari come mezzala. Lì do il meglio perché posso giocare tra le linee e creare pericoli nella trequarti offensiva. Giocare in quel ruolo mi diverte. Obiettivo? Mi considero un ragazzo molto ambizioso e il progetto della Salernitana mi è piaciuto molto. L’obiettivo principale credo sia lo stesso del club, ritornare il prima possibile in Serie A, magari già dalla prossima stagione”.