Raspadori

Giacomo Raspadori

, attaccante del Napoli e della Nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa a due giorni dall’attesa sfida contro la Spagna. Alla domanda su come stia gestendo la concorrenza con gli altri attaccanti, l’ex Sassuolo ha risposto: ” Il nostro obiettivo è cercare di mettere in difficoltà il mister nelle scelte allenandoci al meglio. Ognuno si allena al massimo e vuole la sua occasione”. Raspadori ha poi riflettuto sulla sua crescita personale rispetto all’ultimo Europeo: “Sono molto più maturo, quella per me fu la prima convocazione. Fu una cosa inaspettata, anche se pure essere qui oggi non è scontato, è grande motivo di orgoglio”. 

Il rapporto con Spalletti è stato un altro punto centrale della conferenza: “Spalletti è sempre lui, la carica te la trasmette in ogni istante sia dal punto di vista motivazionale che tattico. Il tempo a disposizione è meno, quindi cerca di imprimere il suo credo in maniera più concentrata. L’obiettivo principale è avere una identità che ognuno dei 26 giocatori sia in grado di riconoscere così da portarla in campo. Io mi sono sempre sentito parte del gruppo della Nazionale, ho saltato solo una convocazione per infortunio. Non ho mai avuto modo di pensare di non poterne far parte”. 

Raspadori ha parlato del suo futuro a Napoli e del primo contatto con Antonio Conte: “Mi sono già sentito con Conte, ci siamo conosciuti, ma ora siamo qui focalizzati in quello che è il sogno di ogni ragazzo. Il mio obiettivo è fare un’annata da protagonista, di avere continuità. Non siamo ancora entrati in discorsi, ancora è presto e non ho ancora conosciuto di persona Conte. È troppo presto per parlarne e non siamo nemmeno nella sede opportuna”.