Giugliano, Bertotto: “La squadra ha voglia di vincere. Ecco cosa è mancato nell’ultima partita con il Cerignola”
Alla vigilia di Audace Cerignola-Giugliano, match valido per il primo turno dei playoff, Valerio Bertotto è intervenuto in conferenza stampa: “I playoff sono un torneo, come una competizione europea che prevede la partecipazione delle migliori di un campionato, noi questa cosa ce la siamo garantita grazie a una stagione favolosa, grazie a una esaltazione di un gruppo che è diventato squadra vera nel tempo, che è venuto fuori da acque un po’ torbide, grazie alla forza di volontà, al desiderio di essere protagonisti e alla voglia di creare un percorso diverso per loro stessi e per la storia del club. La soddisfazione e la gioia di aver lavorato ogni giorno al fianco di questi ragazzi è incredibile però, come in tutte le cose, nel momento in cui concretizzi qualcosa bisogna passare allo step successivo. Non è un aspetto facile da metabolizzare, quindi anche su quello c’è un percorso di crescita.
Si apre un nuovo capitolo della nostra avventura, affronteremo la prossima partita con una fiducia che ci portiamo dietro da sette-otto mesi. Ai ragazzi, sin dal primo giorno, ho sempre detto che nella mia cultura c’è la vittoria. Per cui non cambia niente nella mia comunicazione proprio perché domani dobbiamo vincere. Disponibili? Ci sono tutti, a parte Valdesi e Baldi. Calo nelle ultime giornate? Non c’è stato assolutamente un calo fisico. Delle ultime partite posso dire che abbiamo rischiato di giocare senza portiere, abbiamo avuto delle defezioni fisiche e inoltre con la Casertana meritavamo di vincere. L’ultima partita col Cerignola è figlia di questa situazione: nel corso del tempo, quando hai ragazzi non abituati a lavorare ad alto livello per tanto tempo o a ragionare con un modo diverso, è fisiologico pensare che qualcuno inconsciamente molli. Tutto fa parte di un percorso, l’abitudine a giocare per vincere e mantenere questa attenzione sono cose che vanno costruita nel tempo.
Mi avrebbe fatto piacere arrivare quarto in classifica perché, a qualche giornata dalla fine, c’era la possibilità. Con i se e con i ma, però, non si fa la storia. Alla fine bisogna essere contenti di quello che abbiamo ottenuto perché evidentemente la risposta del campionato è stata quella. Rinnovo automatico? Ora dobbiamo rimanere focalizzati sul presente e su ciò che stiamo facendo. Del dopo nel parleremo a tempo debito. Quando sono stato contattato per venire a Giugliano non ho mai negato che questa squadra potesse ambire a qualcosa in più, credo di aver vinto la mia scommessa personale. I playoff sono un discorso che è rientrato all’interno del contratto.
Novità per creare difficoltà al Cerignola? Nell’ultima partita, nonostante un match mentalmente negativo, nel primo quarto d’ora abbiamo avuto quattro palle gol. Non essendo al 100% mentalmente non le abbiamo sfruttate nel migliore dei modi. Dovremo essere più efficaci e determinati. Ai ragazzi ho fatto vedere delle cose, ho estrapolato un termine inglese che è underdog: nella storia degli sport ci sono migliaia di situazioni in cui una squadra, pur non avendo l’attenzione mediatica, è riuscita a fare delle imprese straordinarie. Dobbiamo affrontare i playoff con serenità, con delle certezze che prima non c’erano, con la consapevolezza che le cose possono nascere di volta in volta e con la serenità di chi sa che per arrivare all’obiettivo bisogna rimanere dentro l’obiettivo. Giocare con il Cerignola è un vantaggio o uno svantaggio? Lo ritengo un vantaggio perché la ferita è ancora fresca e perché conosciamo le difficoltà che abbiamo incontrato. Percepisco la volontà dei ragazzi di vincere? La percepisco, hanno capito di avere una bella opportunità in cui far vedere un viaggio che ha regalato un sogno. I sogni, però, vanno concretizzati”.