Andrea Langella
, presidente della Juve Stabia, questo pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa in merito alla partita a porte chiuse col Taranto: “Non era nelle mie intenzioni fare questa conferenza stampa, ma visto che c’è stato questo increscioso incidente che ci ha spiazzati siamo qui. Sono un uomo di sport, rispetto le regole, ho molto rigore nelle attività che faccio. In questo momento di grande gioia, di grande felicità e di grande passione, è doveroso informare tutti di questo decreto di porte chiuse per la partita di lunedì sera contro il Taranto. Mi scuso per quanto accaduto anche con il mister, con il direttore e con i calciatori che sono i veri attori di questo sogno. È un fatto clamoroso perché ha colpito in primis la società Juve Stabia. Abbiamo smaltito la massa debitoria e per il resto la stiamo onorando mese per mese. Non stiamo facendo più minutaggio. Porterò questa bandiera avanti, però il percorso diventa ancora più tortuoso. Noi oggi non ci possiamo permettere di pagare per questi quattro teppistelli che, come si evince dagli atti, hanno attaccato i casertani. Queste persone non appartengono al mondo dello sport e al mondo del calcio, sono lontani anni luce da questo spettacolo. In 5 anni non si è mai verificato un incidente del genere all’interno dello stadio. Questi incidenti non si possono verificare perché è una città importante e io sto facendo veramente molti sacrifici. Sto cercando di portare anche tanta trasparenza, tanta disciplina, tanto rigore in questo club, ma non posso pensare che lontano dallo stadio si creino questi episodi.
Detto questo, io vado avanti per la mia strada. Dobbiamo portare avanti questo campionato, perché il sogno si deve avverare e questo club non può essere smantellato da questi attacchi esterni. Abbiamo fatto ricorso al TAR e speriamo che lunedì ci sia l’esito. In questi anni abbiamo superato tante tempeste, invito di nuovo la cittadinanza stabiese a essere vicina alla squadra e di portare avanti questo grande progetto e questo grande sogno. Ieri ho chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Napoli e dopo un quarto d’ora è arrivata la risposta. Le forze dell’ordine mi hanno detto che, sul Viale Europa, un piccolo gruppo di stabiesi aveva attaccato i casertani che hanno reagito. Oggi è arrivato il decreto che tra l’altro, per sentito dire, doveva prevedere più giornate, è stato limitato a questa giornata. Getto la spugna? È dura. Per l’impegno preso andrò avanti, però non sono un bancomat. Farò ancora tanti sacrifici, ma non sono l’arabo con fondi illimitati.
Abbiamo delegato il professor Andrea Abbamonte a fare questo ricorso al TAR, lunedì mattina si può discutere ed eventualmente vincerlo. In caso negativo, chiederemo la possibilità di avere le porte chiuse col Messina e non col Taranto. Parlerò anche con la squadra, mi scuserò per ciò che è accaduto. Ora voltiamo pagina e cerchiamo di non indebolirci per queste cose. La squadra lunedì ci farà vedere una bella partita e io mi impegnerò di più per questo club”.