La camaleontica Turris di Fabiano, il Liguori che resiste alla Juve Stabia e una società dal grande stile

La camaleontica Turris di Fabiano, il Liguori che resiste alla Juve Stabia e una società dal grande stile

Sorpresa? Anche no. Malgrado i diciannove anni di assenza dalle categorie professionistiche. È una Turris rodata, quadrata, ben allestita e dalle indubbie qualità. Con alle spalle una società solida e allenata da una figura preparata. Un connubio che sta spingendo i Corallini nella parte alta della graduatoria. Prestazioni di solidità e consistenza, nonostante l’avversario. Una squadra che gioca a calcio con verticalizzazioni veloci, visione ampia e posizionamento in campo. Perché mister Franco Fabiano è stato chiaro: il gruppo dev’essere in grado di esprimere le peculiarità per il quale è costruito, non tenendo conto della forza di chi affronta.

Camaleontica. Così è stata descritta la rosa dal tecnico. Uno spogliatoio capace di adattarsi alle diverse circostanze. In base alla formazione opposta, l’allenatore ha disegnato vari abiti tattici ai torresi. Dal 4-3-3 al famoso albero di Natale, passando per il rombo di centrocampo e la difesa a tre con una linea mediana di cinque. Assetti sviluppati e progrediti nel corso delle sedute d’allenamento e durante le prime uscite in campionato. Lo stravolgimento del modulo, in base agli uomini disponibili, è un’arma utile alla Turris per ridurre il gap dalle concorrenti. Certo, rispetto a una Ternana che viaggia a marcia spedita, la differenza è ampia. Tuttavia, l’obiettivo stagionale di Longo e compagni è la salvezza.

Un traguardo che si cercherà di raggiungere nel breve tempo possibile. Per provare, soltanto successivamente, a togliersi qualche soddisfazione nei piani alti. Anche la Juve Stabia, nel derby valevole per l’undicesimo turno, non è riuscita a sopraffare i Corallini. Spirito combattivo e mai mollare la presa. Tutto è raccolto nella parata di Abagnale su Scaccabarozzi nel primo tempo. Un intervento che ha consentito a Fabiano di restare ancorato alla sfida. Vespe ancora a secco di vittorie a Torre del Greco e un Liguori che ha ritrovato un bottino – seppur misero – rispetto alle due sconfitte inanellate con Paganese e Potenza.

E anche nei due ko – gli unici finora – la Turris ha mantenuto il pallino del gioco per larghi tratti ma è stata beffata dalle ingenuità. Dietro le quinte, però, c’è una proprietà che lavora per il bene della piazza e che continua a mettersi in risalto positivamente. Una lezione di stile in uno scenario bistrattato dagli addetti ai lavori, spesso avvezzi a guardare soltanto la massima serie. Il presidente Antonio Colantonio, con la decisione di estendere gli abbonamenti per un’altra annata (dunque fino al torneo 2021/22, ndr), ha dato una risposta imponente. La realtà torrese è tra le più affascinanti della terza divisione. E chissà che non si possano raggiungere posti inesplorati…

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