Salernitana, Inzaghi: “Non vedo l’ora di iniziare. Chi non corre non gioca e su Dia…”
Filippo Inzaghi
, nuovo allenatore della Salernitana, questo pomeriggio è stato presentato alla stampa: “Ero stanco di riposarmi, non ne potevo più. Attendevo la chiamata giusta, mi ero un po’ stufato di quello che mi era successo e di alcuni trattamenti umani. Puoi vincere o perdere, ma deve esserci onestà intellettuale. Faccio un grande in bocca al lupo a Paulo Sousa che ha fatto molto bene. Il mio intento è quello di valorizzare questi giocatori e arrivare alla salvezza. Se la Salernitana retrocede è un male per tutti. Oggi non posso fare promesse di alcun genere. Se diranno che non lottiamo andrò a casa. Non so se giocheremo bene o male. Dobbiamo essere bravi a far punti, è questo che fa grande una squadra. La Salernitana ha mantenuto la stessa ossatura dell’anno scorso e sono stati aggiunti calciatori bravi. I giovani vanno supportati e noi cercheremo di trasmettere fiducia. Sono certo che ci possiamo salvare, ma dobbiamo dimostrarlo. Ci attende subito una gara tosta e per fortuna c’è la sosta pur senza 10 nazionali. Dia? Per me è una prima punta, ma può giocare anche assieme a un’altra punta o a un trequartista. Va recuperato, deve fare 15 gol altrimenti non portiamo a casa le penne. A me spetta fare meno danni possibili, noi tecnici ci montiamo la testa e pensiamo di aver inventato il calcio ma in campo vanno i giocatori. Io devo valorizzare le loro potenzialità, senza concedere alibi. Con una società del genere non possiamo aggrapparci a nessuna scusante.
Infortuni? Amo fare i ritiri proprio per controllare tutto in prima persona. Qualche problema fisico c’è stato e ne ho parlato con il direttore De Sanctis. Lo stimo molto, siamo stati compagni di squadra e sono qui anche grazie a lui. La visione di calcio è molto simile a quella del presidente. Sono uno di quelli che, se a 10 minuti dalla fine sta vincendo, non mette dentro l’attaccante ma aggiunge un difensore. A me interessa vincere le partite. L’attacco è il reparto migliore della Salernitana, cercherò di far coesistere più giocatori di qualità possibile. Se non corrono, però, staranno fuori. Vengo da un’esperienza particolare, da ultimo arrivato lancio un appello: tenetevele strette queste società, un giorno le rimpiangerete. Il trasporto del presidente mi ha colpito, vedo la sofferenza personale nel vedere la squadra penultima in classifica. Non vedo l’ora di iniziare, sono in giro con la stessa borsa da tre giorni e sono stato sveglio tutta la notte aspettando la risposta definitiva del patron. Nessuno mi ha mai regalato nulla e sono qui per chiedere alla squadra di sudare la maglia”.