Lozano, il terribile Chucky torna a far paura: Gattuso fondamentale nella rinascita, il messicano incubo per le difese

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Un investimento eccellente, un rendimento al di sotto delle aspettative e un profondo dispiacere nei corridoi del tifo azzurro. Perché Hirving Lozano, nella prima stagione in Italia col Napoli, è stato al centro delle polemiche. Minutaggio sporadico, prestazioni insufficienti e una difficile collocazione tattica. Prima con Carlo Ancelotti seduto sulla panchina partenopea, poi con l’insediamento di Gennaro Gattuso. Anche con Ringhio, la scommessa sembrava persa. Tant’è che proprio l’ex allenatore del Milan, appena cinque mesi fa, decise di allontanarlo dalla seduta d’allenamento per la scarsa intensità. Un calciatore svogliato e sul piede di partenza.

Nella testa di Chucky, forse. Il trainer di Corigliano Calabro e la società campana non hanno mai pensato ad una cessione eventuale. Lo staff tecnico, infatti, ha creduto totalmente nelle potenzialità del messicano e oggi il  venticinquenne è un elemento inamovibile nello scacchiere di riferimento. Rapidità, forza fisica, esplosione nelle gambe e qualità importanti. Su entrambe le corsie, in questo primo scorcio di campionato, Lozano sta seminando il panico tra le maglie delle difese avversarie. Un incubo per i reparti arretrati che, al momento, non hanno ancora trovato le giuste misure per contenerlo.

Il bilancio personale dell’esterno offensivo conta 4 gol e un assist nelle 6 apparizioni nel torneo nostrano. Accettata, senza nessuna preoccupazione, la pesante eredità di Callejon. Chucky è tornato a far paura, replicando ciò che aveva impressionato le big europee durante la sua avventura in Olanda con la casacca del PSV Eindhoven. Il Napoli e Gattuso, dopo aver rivitalizzato completamente il messicano, si godono l’ottimo momento. E in una competizione finora equilibrata, chissà che Lozano non possa risultare determinante nel percorso degli azzurri.