Napoli, manovra lenta e big che floppano: i motivi del crollo col Sassuolo

Napoli, manovra lenta e big che floppano: i motivi del crollo col Sassuolo

Prima sconfitta in campionato

, seconda stagionale, per il Napoli di Gennaro Gattuso superato al San Paolo da un ottimo Sassuolo. I neroverdi, nonostante l’assenza di elementi importanti come Berardi, Djuricic e Caputo, hanno disputato una partita intelligente e caparbia. Incappare in una serata storta ci sta, fa parte del calcio. Il dato preoccupante, però, è che gli azzurri, dopo la splendida prova offerta contro l’Atalanta, nelle restanti gare, hanno trovato notevoli difficoltà sia nello sviluppare gioco velocemente che nel finalizzare le occasioni create. La spiegazione più plausibile è che, mentre la squadra di Gasperini ha giocato a Napoli a viso aperto, AZ, Benevento e Sassuolo hanno abbassato il baricentro e non hanno concesso profondità agli azzurri.

Manovra lenta –

Le difficoltà offensive, che questa squadra porta con sé dalla passata stagione, devono essere superate al più presto per non rischiare di perdere ulteriore terreno in campionato. Per arginare questa problematica, innanzitutto, c’è bisogno di maggiore velocità nella manovra. Far partire la manovra dai difensori, che non hanno piedi raffinati, non aiuta. In più il Napoli, nella zona mediana del campo, può contare su calciatori come Fabian, Zielinski ed Elmas che portano palla e rallentano la manovra, su Bakayoko e Demme che sono centrocampisti di quantità più che di qualità e su Lobotka, forse l’unico capace di velocizzare la manovra ma che fino ad ora non ha mai convinto appieno. Un ritorno al 4-3-3 potrebbe, in tal senso, aiutare i ragazzi di Gattuso.

Alla ricerca dei migliori Mertens e Osimhen –

A ciò va aggiunta, ovviamente, anche la freddezza sotto porta che nelle ultime partite è mancata. Lozano, Politano, Insigne e Petagna, fino ad ora, non hanno disatteso le aspettative. Manca, invece, l’apporto di Dries Mertens e di Victor Osimhen. Il belga già nella scorsa annata, soprattutto in campionato, ha messo in evidenza un netto calo in fase realizzativa. Il nigeriano, invece, arrivato all’ombra del Vesuvio con il peso di essere l’acquisto più costoso della storia del Napoli, non è ancora pronto per trascinare la squadra in partite in cui l’avversario chiude tutti gli spazi. Osimhen ha bisogno di spazi, di campo e solo aumentando la velocità di manovra le sue caratteristiche migliori potranno essere sfruttate a dovere. Tocca a Gattuso, ora, trovare un nuovo abito per questo Napoli.

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