Avellino, D’Agostino: “Il nostro obiettivo è lo stadio, sono contento del momento. Sulle parole del patron della Casertana…”
Progetti, obiettivi e traguardi. L’Avellino sta vivendo una delle stagioni più importanti nel recente periodo storico. Intervistato dai colleghi di Irpinia News, il presidente Angelo D’Agostino ha parlato delle ambizioni della proprietà: “I numeri spesi sono importanti, non sono 7 milioni come letto, ma abbiamo speso il budget giusto. Quello che conta è il materiale umano. Sono soddisfatto di come stanno andando le cose, la squadra è stata costruita per questi risultati, stiamo facendo bene. Abbiamo preso calciatori importanti, che potevano darci una grossa mano e per ora stiamo facendo quello che ci aspettavamo. Mercoledì potremmo essere primi ma per ora la classifica conta fino ad un certo punto. Sappiamo che ci sono altre squadre importanti, su tutte c’è il Bari. Sappiamo chi sono, chi è la società e sappiamo la loro forza. Per noi è importante competere con questa corazzata e giocarcela fino alla fine. Il campo sarà il giudice. Per ora siamo contenti di quanto fatto. Il mio obiettivo è scappare prima possibile da questa categoria, che non offre nulla alle società. Una categoria che rischia di essere la morte di tanti club, come stiamo già vedendo”.
Sui prezzi dei biglietti, il patron D’Agostino ha dichiarato: “Non sono quelli visti con la Casertana i prezzi reali. È stato fatto perché dopo tanti sforzi volevamo ottenere un rientro. Per aprire uno stadio ci sono costi enormi e purtroppo non abbiamo venduto nemmeno tutti i biglietti. Purtroppo il periodo è quello che è e chiediamo degli sforzi anche ai nostri tifosi, anche grazie alla fidelity card. Stadio? Il nostro obiettivo primario è anche avere uno stadio all’avanguardia. Il Partenio è in condizioni pietose, è un colabrodo e stiamo buttando un sacco di soldi per riparazioni ed altro. Io penso di poter dire che ad un anno a partire da oggi, avremo un progetto per uno stadio nuovo e avvincente”.
Sulle parole del numero uno della Casertana: “L‘ho incontrato una volta sola. È sempre antipatico parlare di trattative non chiuse, come ha fatto il presidente. Il problema è stato il loro, in realtà, in quanto non hanno pagato i vecchi arretrati al giocatore e volevano che le pagassimo noi”.