Pochesci: “Siamo tutti in discussione, con il Latina sarà gara decisiva. Playoff? Se dovessimo arrivarci…”
La Juve Stabia completa il forcing settimanale con la sfida contro il Latina. Sandro Pochesci, allenatore gialloblè, ha presentato la sfida di domani e ha parlato della condizione del gruppo:
“Abbiamo perso Ricci, però recuperiamo due squalificati. Nell’infrasettimanale non abbiamo avuto Gerbo e Caldore. Dell’Orfanello, quando è entrato nell’ultimo quarto d’ora, ha fatto vedere buone cose. Abbiamo più rientri che uscite, la squadra sta un po’ meglio. Il capitano si sta allenando da due giorni, penso di portarlo in panchina. Il vestito della Juve Stabia è il 4-3-3. Si viene da sei mesi di lavoro dove la fase difensiva era molto più accorta, gli attaccanti davano una mano e c’era maggiore filtro, passavano meno palloni rispetto ad oggi. La mia gestione però è su un campionato diverso, perché il girone d’andata non è uguale a quello di ritorno. Ho visto dei passi in avanti di questa squadra, a Francavilla ho visto la linea di difesa salire a centrocampo nel primo tempo e non scappare indietro. Sto lavorando sul coraggio e sulla cattiveria agonistica in fase difensiva.
Abbiamo fatto una prestazione pessima in casa col Giugliano e raccolto tre punti. Abbiamo fatto un’ottima prestazione mercoledì, ma gli episodi ci hanno penalizzati. Abbiamo fatto 18 tiri e loro 16, di cui 12 verso lo specchio e loro 6. Questo conta poco. Non mi sta bene il terzo gol, la squadra è stata deconcentrata in quella situazione. Abbiamo una media di due gol subiti per partita, ma bisogna guardare un dato importante. A Picerno abbiamo fatto 0 tiri in porta, a Francavilla 18: voglio far capire ai ragazzi che i 70′ in Puglia possono farli ovunque. Se parliamo di numeri, negativi quasi su tutto, posso dire che su Pandolfi sono positivi. Tutti siamo in discussione, io sono il primo e il voto ad oggi è insufficiente.
Mi accorgo che l’impronta data alla squadra non è sufficiente per arrivare al risultato. Non sono una persona che si accontenta o che trova scuse, la mia gestione in questo momento è fallimentare sotto l’aspetto dei risultato. Sul piano del gioco questa squadra credo abbia capito come dover giocare. Domenica col Latina sarà la partita decisiva per capire cosa vogliamo fare da grandi, dobbiamo onorare la storia del club. Dev’essere la partita campionato per questa città. Ogni partita per me è l’ultima, ho sempre ragionato così nella mia carriera. La mia è una mentalità vincente, sono venuto qui per vedere se c’è qualcosa d’importante dentro di me che posso dare: ad oggi non ci sono riuscito. Mi auguro possa accadere in queste sei partite. Nelle difficoltà ho sempre trovato opportunità. Devo tirare fuori il meglio da dare alla squadra, non vado in campo ma sono quello che decide gli interpreti.
La squadra non ha mai abbassato la guardia o snobbato le partite. La squadra si allena bene, siamo stati anche un po’ sfortunati per le assenze e per gli infortuni. I ragazzi sono concentrati sull’obiettivo, tutti dobbiamo onorare la maglia e quest’anniversario, la città merita un’altra classifica. Se dovessimo arrivare ai playoff, dovremmo arrivarci all’altezza, altrimenti sarebbe meglio non andarci. Dobbiamo avere le idee chiare e queste le ho viste mercoledì a Francavilla. Carbone? Ha fatto una grande partita per 60′, erano quasi due anni che non faceva una partita da 90′. Negli ultimi quindici minuti abbiamo sofferto proprio questo, il centrocampo era in difficoltà e mancava il filtro. Alternanza in porta? È una cosa che ho stabilito con i ragazzi: per Barosi per togliere un po’ di tensione, Russo è un grande portiere. È una questione di mentalità, non di giocatori”.