reina

José Reina

, ex portiere del Napoli e attualmente al Villareal, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport: “Mi sono inserito subito nella città, che ha accolto me e la mia famiglia con sentimenti travolgenti. Mia moglie e i miei cinque figli verranno a vedere la partita, un pretesto per starsene un po’ in giro in quelli che sono stati i luoghi dei nostri quattro anni ma anche un modo per andare a salutare tutti gli amici. E ne abbiamo tanti, mi creda. A Napoli c’è un popolo che ti conquista. Benitez? Con Rafa – al quale va il mio grazie – c’è un rapporto straordinario che si perde nei secoli, mi verrebbe da dire scherzandoci su. Ma il segreto di quel Napoli fu quel capolavoro di mercato, l’allestimento di una squadra che è durata e poi la forza del gruppo. In una società che si era comportata già egregiamente, come sottolineavano i risultati, l’irruzione di Benitez diede nuovo slancio e servì per completare il Progetto ed ampliarlo. Il Napoli cominciò ad avere un respiro internazionale. E da quel momento il suo ruolo si è ingigantito, perché ha continuità a livello europeo, fa le Coppe sempre, ora è addirittura protagonista in campionato e in Champions e con un calcio che è spettacolare. Vuol dire che c’è del buono in quello che è stato costruito nel passato.

Scudetto perso nel 2016 e nel 2018? Una ferita che è rimasta aperta, perché non puoi non vincere con 91 punti. Ma andò così e il dolore venne acuito dalla considerazione che quel Napoli lì giocava un calcio stellare, capace di spargere allegria. Un po’ come questo di Spalletti, mi pare. Scudetto? Neanche a sospettarlo. Il campionato è lungo, adesso si entrerà nel vivo. Poi, se si può dire, servirà anche una botta di… Meno infortuni, condizione sempre esuberante, un episodio che ti gira nel momento giusto, pure un errore arbitrale che possa incidere in un senso o nell’altro. Chi vincerà? E stia sicuro che non glielo dico. Io sono scaramantico e indovina un po’ perché? E quindi, andiamo avanti.