Avellino, Rastelli: “Io e la società abbiamo una visione comune. Con il Francavilla ho pensato a dare solo certezze ai ragazzi”

Rastelli

Massimo Rastelli

, nuovo allenatore dell’Avellino, è stato presentato quest’oggi alla stampa: “Sono felice di essere tornato, qui sono state scritte pagine importanti. Ho accettato perché ci sono le condizioni per poter fare bene. Contatti? Ho visto la chiamata di De Vito la mattina successiva. Enzo mi ha chiesto la disponibilità per fare il mio nome alla società. La sua chiamata ha smosso le acque. Successivamente c’è stata la chiamata del presidente e da lì si è acceso il fuoco. Al presidente ho chiesto qualche ora di riflessione per valutare se avessi la volontà di affrontare quest’avventura importante e poi dopo ho dato la disponibilità alla trattativa. Nel pomeriggio di domenica De Vito è venuto a casa mia, abbiamo raggiunto l’intesa e successivamente ho aspettato che mi chiamasse la società per incontrarci e concludere l’accordo. Che squadra ho trovato? L’unico calciatore che ho avuto alle mie dipendenze è Trotta. Gli altri li conosco perché li ho incontrati da avversari o seguiti in altre partite. Un calciatore lo conosci a 360° solo quando lo hai sotto gli occhi tutti i giorni. La conoscenza vera è capire la personalità, il carattere, la predisposizione, tutte cose che completano il quadro per un allenatore. Venerdì abbiamo fatto il primo vero allenamento per preparare velocemente la sfida contro il Francavilla. Ho pensato solo a dare certezze ai ragazzi, evitando di appesantire la loro testa. Abbiamo lavorato velocemente sull’aspetto tecnico tattico e sulla testa, sulle loro motivazioni: facendo capire cosa rappresenta il lupo e vestire questa maglia. I primi 30 minuti di Francavilla dimostrano come i ragazzi hanno capito cosa mettere in campo. Poi con il lavoro miglioreremo ciò che va migliorato. Io e il presidente abbiamo una visione comune, questo è stato fondamentale. Catanzaro? Sappiamo chi andiamo ad affrontare, il resto lo vedrete domenica. Ritorno ad Avellino? So cosa mi aspetta, nessuno mi ha mai regalato niente. Il lavoro non mi spaventa. So che ho lasciato alla fine di un percorso, nel quale abbiamo cercato di raggiungere un sogno. Poi si è presentata un’opportunità professionale e uno deve decidere per il bene della sua carriera. La contestazione dei tifosi era normale per l’amore che avevano nei miei confronti, li capisco. Noi ora dobbiamo essere bravi ad avere i tifosi sempre dalla nostra parte, devono essere il nostro dodicesimo uomo. Fuori rosa? Forte è stato reintegrato. Scognamiglio e Sbraga lavorano con la squadra. Piano piano cercherò di coinvolgerli e se ci saranno le condizioni li butterò dentro.

Come ho detto, ho la stessa visione della società. Chiaramente bisogna pensare al presente. Il percorso sarà pieno di insidie, ma attraverso il lavoro dobbiamo crescere e migliorare una classifica deficitaria. Che Rastelli dovete aspettarvi? Il solito Rastelli: affamato, determinato, motivato, non posso permettermi di ritornare ad Avellino diversamente. Chiaramente ho più esperienza, ho vissuto tante altre situazioni che mi hanno permesso di crescere. Mercato di gennaio? Come ho detto in precedenza, sono bastate le parole del presidente. Io in questi due mesi devo valutare l’organico che ho a disposizione, cercare di migliorare i ragazzi e metterli nelle migliori condizioni per esprimere tutte le potenzialità. Di Gaudio e Kanoute? Di Gaudio ha lavorato tutta la settimana scorsa e sabato l’ho buttato dentro. Kanoute si è aggregato in gruppo ieri, sarà a disposizione per domenica. Catanzaro? Sappiamo il valore dell’avversario, i numeri e la loro forza. Obiettivo? Pensiamo partita dopo partita, alla fine vedremo dove siamo arrivati”.