De Sanctis: “Salernitana di grande qualità, Piatek attaccante giusto. Sulle critiche, sul mercato e sulle cessioni…”
MorganDeSanctis
, direttore sportivo della Salernitana, è intervenuto in conferenza stampa. Ecco quanto dichiarato dal dirigente granata:
“Voglio innanzitutto ringraziare chi ha lavorato con me in questi due mesi, al mio fianco ho Giulio Migliaccio che è coordinatore dell’area tecnica e il dottor Loschiavo che cura l’area scout. Non dimenticherei il segretario Dibrogni, il team manager Avallone, ma anche Borgia, l’area comunicazione, lo studio Sica, l’avvocato Fimmanò e tante altre figure professionali. La quantità di lavoro è stata enorme, da solo non avrei fatto nulla. Attacco? Ho condiviso il progetto tecnico con l’allenatore, nella precedente conferenza avevo detto che avrei preso i giocatori nelle giuste condizioni e ci sarebbe voluta pazienza. Abbiamo allestito una squadra forte, siamo consapevoli di avere a disposizione un parco attaccanti completo. È aumentata la qualità, proponiamo un tipo di calcio diverso da quello dello scorso anno. Puntiamo al fraseggio con la palla a terra, tenendo conto delle caratteristiche degli avversari. Piatek? È l’uomo giusto per questa Salernitana, siamo felici di averlo a disposizione. Ora ripropongo lo slogan, zero alibi, e aggiungo che bisogna avere un profondo senso di responsabilità. Vogliamo essere competitivi ogni domenica, su ogni campo e contro qualsiasi avversario.
Critiche all’inizio? Ho sempre ragionato per l’interesse del club. Lo scetticismo iniziale della piazza era normale, sono giovane e alle prime esperienze, nonostante il mio percorso calcistico. Vado avanti con convinzione e consapevolezza, mi reputo una persona seria e capace di accettare l’umore popolare. Ho giocato in piazze dove la pressione è tanta. Le critiche giuste mi aiutano a crescere, non mi lasciano indifferente. Alle spalle avevo un presidente disponibile ad investire, mi sono messo a disposizione. I tifosi hanno piena libertà di esprimere le loro opinioni: noi addetti ai lavori dobbiamo esserne consapevoli e accettarlo. Mercato? Abbiamo speso meno di 44 milioni di euro, poi bisogna fare un bilancio tra entrate e uscite. Ci sono state quindici operazioni in entrata, sei in Italia e nove all’estero. Abbiamo confermato anche otto calciatori. Vorrei ricordare che abbiamo risolto due questioni delicate come quelle di Lassana Coulibaly e Bohinen.
Cessioni? Ci sono state ben ventidue operazioni in uscita. Non mi aspettavo tutte queste difficoltà, sono sincero. C’era un netto dislivello tra la Salernitana di prima e quella attuale. Non sempre ho trovato una soluzione condivisa, in alcuni casi ho dovuto faticare. Potete immaginare a chi mi riferisco. Ho fatto parte del Sindacato dei calciatori per molti anni, c’è una sproporzione tra diritti contrattuali e doveri. Chi ci rimette è sempre il presidente. Abbiamo però fatto un gran lavoro in uscita, è un grande risultato: abbiamo abbassato il monte ingaggi. Obiettivo? Non c’è un numero specifico e un obiettivo ufficiale. Possiamo fare bene contro qualsiasi avversario e su ogni campo. Abbiamo messo in difficoltà Udinese e Bologna, abituati alla categoria. Dobbiamo ancora vedere Piatek, Daniliuc, Bohinen e Lovato. A luglio ho dichiarato di volermi salvare anche alla penultima, ora bisogna contestualizzare la situazione. Voglio godermi la parte più bella per un direttore sportivo, devo gestire il lavoro quotidiano e curare il rapporto con i calciatori. Non ho avuto modo di vivere costantemente col gruppo, adesso voglio condividere ogni cosa con la squadra.
Le prime partite propongono tanti scontri diretti in casa, bisognava essere subito competitivi. E siamo soddisfatti. Crediamo di essere distanti da alcune squadre per valori economici e tecnici, ha ragione il presidente quando dice di non parlare di retrocessione. Rifiuti iniziali? Ho avuto delle difficoltà all’inizio, è evidente e non ha senso nasconderci. Ringrazio Lovato, firmando con noi a inizio luglio ha dato una grossa spinta al mercato italiano. Con Bradaric abbiamo alzato ulteriormente l’asticella. Ma il duo Vilhena-Candreva è stato determinante. La Salernitana viene ormai vista diversamente. Siamo consapevoli ci siano società più consolidate che garantiscono sulla carta un progetto più sicuro. Ci siamo collocati in una zona di competitività alta, vincendo sfide di mercato. Infortuni? Dopo Salernitana-Lecce potrebbero tornare a disposizione. Nel mirino c’è la trasferta col Sassuolo. Ribery sta facendo accertamenti per il ginocchio, non siamo in allarme. Coulibaly? Non ci sono più clausole nel contratto.
Staff medico? Siamo soddisfatti. Radovanovic va ringraziato perchè è sceso in campo pur non essendo in condizione, ha avuto una sorta di recidiva e speriamo di averlo a disposizione quanto prima. Settore giovanile? Mi sono concentrato alla costruzione della prima squadra, ringrazio Stefano Colantuono per il lavoro che sta facendo per il nostro settore giovanile. Ha dato nuova linfa, siamo molto contenti. Il vivaio deve essere una risorsa. In pochi anni dobbiamo portare la Salernitana in Primavera 1, su questo non c’è dubbio. Non dobbiamo retrocedere, altrimenti rallentiamo il percorso di crescita. Nazionali? Sono certo che Bronn e Dia parteciperanno ai prossimi Mondiali”.