Fella, dal sogno granata al rilancio in biancoverde: l’attaccante resta in Campania

Fella, dal sogno granata al rilancio in biancoverde: l’attaccante resta in Campania

Dodici giorni. È durato meno di due settimane il sogno di Giuseppe Fella. Quello di poter indossare la divisa della Salernitana. Nato a Salerno, sostenitore della casacca granata, l’attaccante ha sfiorato il debutto con il Cavalluccio. Così non è stato. Ennesimo taglio di una politica incomprensibile di una società allo sbando. Il trasferimento dal Monopoli, l’ufficialità dell’acquisto e una piccola gioia restituita alla piazza. E, invece, ciò che sembrava una flebile speranza si è tramutata in un’altra gestione criptica della dirigenza.

E a pochi minuti dal gong finale del mercato, il calciatore ha trovato una nuova sistemazione. In prestito all’Avellino. Senza lasciare la Campania, dunque, Fella avrà l’opportunità di rilanciarsi e ritagliarsi uno spazio importante con la maglia biancoverde. Un colpo da novanta per la categoria, il club irpino potrà contare su una batteria avanzata di tutto rispetto. L’attaccante, dal canto suo, avrà un’ulteriore occasione per mettersi in mostra nella competizione di terza serie e strappare una conferma a Salerno il prossimo anno.

Nel contempo, ai piedi dello stadio Arechi si rincorre ancora il malumore e lo scetticismo attorno all’operato della dirigenza. E nemmeno il successo al Bentegodi è servito a placare lo screzio tra le parti. Una tensione che si è acuita nelle ultime ore con la cessione del salernitano classe 1993. Seppur a titolo temporaneo. La piazza stenta a credere che Fella non abbia potuto giocarsi le sue carte in granata. E propendere su giocatori ingaggiati in prestito o su elementi non all’altezza, piuttosto che valorizzare quelli di proprietà, ha accentuato la frattura.

Il centravanti deve rimandare il suo esordio con la Salernitana. Ci sarà una stagione per evidenziare la certezza. Quella che sta spingendo i tifosi a invadere i social: Fella sarebbe risultato utile in un campionato importante. Evidentemente la prospettiva dei vertici è diversa…

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