Ribery: “La salvezza con la Salernitana resterà nel mio cuore. A Salerno ho trovato…”

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Una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Franck Ribery, stella della Salernitana, si appresta a vivere la seconda annata con la casacca granata. Il talento francese, sempre più leader all’interno dello spogliatoio, ha parlato così del passato e dell’esperienza in Campania:

“Sono fiero di me, la passione è una inesauribile fonte di energia. Ho 39 anni, ma spero di andare avanti ancora. Quando ero bambino, restavo a giocare fino alle 2 del mattino per le strade del quartiere. E oggi Ribery ha ancora la stessa voglia del bimbo Franck. Italia? Mi è sempre piaciuta: la mentalità, la lingua, il cibo. Firenze è meravigliosa e ha un pubblico incredibile. E poi Salerno… Ho trovato grande affetto: qui vivono tutti per il calcio. Quando non vinciamo vedo la tristezza negli occhi dei tifosi e mi dà fastidio. Io non sono tanto bravo ad accettare le sconfitte, non ho mai imparato. L’anno scorso ho capito che la situazione era difficile e ho fatto di tutto per raggiungere la salvezza. È diverso dalla vittoria di una coppa, ma le emozioni sono immense: quell’impresa resterà per sempre nel mio cuore.

Come sto fisicamente? La testa ascolta il corpo e si regola. Io voglio andare al massimo, ma per riuscirci a volte devo rallentare e riposare. A 39 anni ci sta che il fisico ogni tanto abbia qualche problema. Ma il campione crede nelle cose, si avvicina giorno per giorno all’obiettivo. Pallone d’Oro del 2013? Ingiusto. Quello fu un anno incredibile per me. Avrei dovuto vincere io. Allungarono i tempi di consegna dei voti, successe qualcosa di strano. Mi sembrò una decisione politica. Finale Mondiale 2006? Giocammo meglio in finale, ma l’Italia era fortissima dal punto di vista mentale”.

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