Benevento, Vigorito: “Ho ancora voglia di fare il presidente. Ci aspetta un anno difficile”

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Dopo l’improvviso annuncio dello scorso 28 maggio e i colloqui avuti con il sindaco Clemente Mastella, dai quali è affiorata la volontà di iscrivere il Benevento in Serie B, Oreste Vigorito è tornato a parlare ai microfoni di 696tv:

“Nei primi anni di presidenza ho avuto l’abitudine di saltare gli incontri con la stampa per parlare con la gente, dalla quale traevo la linfa per il Benevento. Mi piace socchiudere gli occhi e ricordare quello che ho visto in tv qualche giorno fa. Spero che chi mi ascolta capisca che le testimonianze d’affetto non mi hanno fatto diventare più importante, ma felice. È arrivato come un fulmine a ciel sereno, darei dimissioni ogni giorno (ride, ndr) per vedere la gente così superare l’apatia dell’ultimo anno. Saremmo poco chiari se dimenticassimo quello che è accaduto, ovvero il disinteresse della gente nell’ultima stagione. Non parlo in termini di botteghino e di incassi, ma l’affetto e la stima. Poi arriva qualcuno al quale non voglio dare spazio, non so con quale diritto di opinione e di libertà esprime una vera e propria sentenza: ‘vattene’. L’opinione è anche confrontarsi con gli altri. Questa parentesi non è stata la causa, la decisione relativa alla pausa di riflessione è da qualche anno – complice il lockdown, i risultati sportivi e la disaffezione della tifoseria – che penso di essere diventato uno in più. Il pallone è sempre stato un mezzo per arrivare al cuore della gente e al sorriso dei bambini. Il mio approccio è sempre stato quello di pensare alla gente e condividere assieme. Non voglio che venga sciupato dall’indifferenza. C’è l’ok per una convenzione che tarda ad arrivare, ho parlato con Mastella delle opere di cui il Comune deve farsi carico. Qui al Sud abbiamo una brutta abitudine: avviare un dialogo sulla base di una lite. La prossima campagna abbonamenti sarà sorprendente, stavolta nessuno avrà scuse. Chiedo alla gente di colorare lo stadio di giallorosso, ne abbiamo bisogno. Affronteremo una stagione difficile e da soli non si va da nessuna parte. Ci aspetta un campionato difficile. Il Benevento è la squadra che ha meno presenze in serie B. Sono arrivati squadroni dalla serie A come  Genoa, Cagliari e Venezia. Sono state promosse Bari e forse il Palermo. Ci sarà qualche sorpresa che potrebbe ripetersi. Parliamo di squadre la cui composizione societaria è formata da fondi sovrani, ovvero che godono la ricchezza di miliardi di euro. Perché c’è questo trasferimento di finanze nel mondo del calcio italiano è ignoto a tutti, ma questo non è facile per presidenti come me che sono merce rara e che investono soldi e passione. Non ho nessuna voglia di andarmene in pensione, voglio fare ancora il presidente ma a una condizione: insieme a voi, seguendo l’esempio della Curva Sud che non ha mai smesso di sostenerci. Da solo posso fare molte cose, non ho bisogno di venire al Ciro Vigorito vuoto per ricordare mio fratello. Lo ricordo perché mi sono comprato un’emozione. Se finisce l’emozione, allora finirà il Benevento per Vigorito. Nella vita si deve dare valore alle cose e do tanto valore all’affetto umano. Sarà una campagna abbonamenti degna delle tasche di tutti, aiuteremo chi ha bisogno di aiuto. Costruiremo una rosa in grado di darci soddisfazione e che sudi la maglia dal primo al novantesimo in ogni partita”.

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