Salernitana, con l’Udinese per la storia e non solo…

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Sarebbe eccessivo parlare di “partita più importante della storia della Salernitana“? Davvero oltre cento anni (quasi 103, ndr) di passione e sofferenza potrebbero essere racchiusi in novanta e più minuti di gioco? Ebbene sì. La Bersagliera si appresta a vivere la settimana più intensa, quella che difficilmente fa chiudere gli occhi la notte. Tra i tifosi, certo. Ma anche gli addetti ai lavori sono consapevoli della portata della sfida e della rilevanza del bottino in gioco. Lo sa Danilo Iervolino che ha creduto più di tutti nel progetto e lo sta trascinando avanti con convinzione ed entusiasmo. Ne è stato conscio Walter Sabatini, il mago del mercato, e il suo 7%. Nessuno ha creduto realmente alla salvezza dei granata: il direttore sportivo, invece, ha lavorato con abnegazione e ha restituito dignità alla piazza. Quella percentuale è presto salita alle stelle: dal funerale pronto al destino nelle proprie mani. Grandi meriti vanno dati anche a mister Davide Nicola e allo staff tecnico, capaci di resettare la mentalità dello spogliatoio e dare un’identità sul rettangolo verde.

Perché è l’appuntamento con la storia? Semplice. La Salernitana potrebbe agguantare un traguardo mai raggiunto nelle due esperienze in massima serie: la permanenza nella categoria. Sfiorata nella lontanissima stagione del 1944/45 per un solo punto, mancata nel più recente 1998/99, ancora per una lunghezza. Domenica allo Stadio Arechi approderà l’Udinese, avversaria che non ha più molto da dire al campionato. Proprio per questo, l’impegno sarà tutt’altro che semplice. I friulani giocheranno la loro partita, senza ambizioni e con la mente sgombra. La pressione sarà tutta per la parte granata, chiamata a confermarsi dopo il filotto di risultati utili. Ci sono da dimenticare diverse situazioni: l’errore di Kastanos con la Roma, la rete di Pasalic al Gewiss Stadium e il gol-beffa di Altare nello scontro diretto. E anche lo stesso Perotti avrà una chance per rifarsi dopo il rigore parato da Vicario.

Bastano tre passi per toccare il cielo e concretizzare l’utopia di qualche settimana fa. Restare in Serie A darebbe un significato differente alla storia della società: si potrebbe aprire un valido ciclo, prendendo spunto da realtà ormai consolidate. La salvezza, inoltre, garantirebbe la conferma di alcuni calciatori attualmente in rosa. Ederson, Bohinen, Mazzocchi, Lassana Coulibaly, Verdi e Bonazzoli: elementi che hanno dimostrato di meritare la massima divisione e sarebbero fuori portata in un’altra categoria. A questi ci aggiungiamo lo stesso Djuric, ancora in bilico per quanto concerne il rinnovo. Sarà una settimana di trepidante attesa: l’Udinese è vicina, la Salernitana non può sbagliare e avrà il destino nelle sue mani.