Striscione anti-Napoli apparso a Verona: le reazioni

Lo striscione esposto dalla Curva Sud del Verona fuori lo stadio Bentegodi, su cui sono raffigurate le bandiere di Russia e Ucraina e le coordinate di Napoli come luogo da bombaradare, ha suscitato la forte indignazione di tutto del mondo del calcio e non.

Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A, si è espresso così: Esprimo totale condanna, a nome dell’intera Lega Serie A, contro lo striscione apparso questa mattina a Verona. In un momento tragico per l’invasione dell’Ucraina solo degli idioti possono immaginare un tale striscione, e bene ha fatto l’Hellas Verona a censurare tale atto. Oggi, in Italia e nel mondo intero, dobbiamo veicolare, con la nostra attività, un messaggio di pace”.

Chiare anche le parole del tecnico dei partenopei Luciano Spalletti: Questa gente non deve entrare più negli stadi, deve essere una festa per le famiglie, bisogna farla finita!”

Lo sport non deve mai incitare alla guerra. Lo striscione apparso all’esterno dello stadio del Verona non offende solo Napoli, ma l’intero popolo ucraino che vive il terrore delle bombe. Rispondiamo con la forza della ragione e della fratellanza alla stupidità dell’odio” , questo il tweet del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Sull’episodio è intervenuto anche il consigliere comunale Catello Maresca:

“Scandaloso ed ennesimo atto ignobile della melma veronese. Di melma, infatti, si tratta, non di persone, né tantomeno di tifosi”.

Il giornalista Fabio Caressa, durante Sky Calcio Club, non si è sottratto nel commentare duramente l’accaduto: “Chi ha realizzato quello striscione va punito. Non bisogna generalizzare parlando di supporter di calcio: queste persone vanno fermate e punite, bisogna dargli un DASPO a vita, non devono poter accedere mai più ad un impianto sportivo al mondo. Si tratta di persone cattive, autrici di un gesto davvero inaccettabile in questo momento storico. La mattina, svegliandosi, dovrebbero sputarsi in faccia da soli”.

Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, nel suo editoriale: “Non va più bene dire “erano 4 scemi che non rappresentano una città intera”. Ora, davvero, basta. Verona si assuma le proprie responsabilità. Le colpe non sono solo dei teppisti terroristi che pensano, preparano ed espongono uno striscione di quel tipo. Indecente, alla luce di quello che sta accadendo in Ucraina. Cosa volete dimostrare? Cosa volete augurare? Che in una città come Napoli bisogna attaccare la gente di Napoli per vedere le stesse immagini di Kiev con donne e bambini morti in strada e gente senza una casa? 4 deficienti non rappresentano Verona, vero, ma tutta la città, la politica e la società devono prendere seriamente le distanze. Oggi, non domani. Anche perché, nel 2022, al tempo dei social chi ride e chi pubblica quelle cose significa che la pensa come i terroristi che quello striscione l’hanno scritto. Deve intervenire la Procura federale ma anche la Procura della Repubblica. Nelle città siamo pieni di telecamere è impossibile non risalire a questi delinquenti. Le liti in campo, gli sfottò, i cori, ci stanno. Non siamo Santi e neanche finti preti. Lasciamoci l’essenza del calcio ma peccato che questo non sia calcio ma solo uno schifo al quale assistiamo troppo spesso in una città bella come Verona. Peccato che alcuni veronesi siano ancora in circolazione a piede libero. Poi, però, siate coerenti e non prenotate le vostre vacanze a Ischia e Capri”.

Anche il Ministro Luigi Di Maio, ha condannato con forza lo striscione sui propri canali social:Un messaggio ripugnante.

Lo striscione contro Napoli e i napoletani esposto da tifosi, o presunti tali, dell’Hellas Verona è grave e va condannato da tutti, senza distinguo e senza giustificazioni.

Questa guerra è reale, non è finzione, non è un gioco.

Le notizie che arrivano dall’Ucraina sono agghiaccianti, oggi è stato ucciso anche un giornalista americano, mentre svolgeva il suo lavoro. Ogni giorno il bollettino di guerra è sempre più allarmante.

Bambini, donne, intere famiglie stanno perdendo la vita sotto i colpi mortali dell’esercito russo.

È vergognoso il gesto ed è vergognosa l’intenzione di questi pseudo tifosi. Non c’è ironia, ma solo idiozia dietro questo striscione.

Ripeto: serve immediatamente una tregua umanitaria, bisogna fermare questa guerra. Non è più rinviabile”.

Infine, tra le tante altre risposte, non può non essere riportata la replica di Kalidou Koulibaly, vittima anche ieri di ululati razzisti: