Giornata di cambiamenti e di tagli drastici in casa Lecce. Il club salentino, dopo il mancato aggancio alla promozione diretta e l’uscita anzitempo dai playoff, ha deciso di separarsi dall’attuale guida tecnica Eugenio Corini. Una scelta maturata al termine di una stagione che ha visto i giallorossi in un’altalena di risultati e prestazioni. Al margine della comunicazione dell’addio del mister, sono intervenuti il presidente Saverio Sticchi Damiani e il responsabile dell’area tecnica, Pantaleo Corvino.
Così il numero uno del Lecce: “Abbiamo incontrato poco fa i ragazzi e abbiamo comunicato loro questa decisione. Ho raccontato loro la mia delusione, in maniera sincera. Inutile nasconderlo: da presidente sono deluso, così come lo sono da tifoso e socio. L’opportunità di fare questo salto, che era lì a portata di mano e che è stato raggiunto da organici non necessariamente più forti del nostro, ha portato a una delusione non solo sportiva. È una delusione anche economica, qualcuno non capisce che stiamo facendo calcio senza sponsor, senza introiti, senza tifosi allo stadio. E qualcuno ogni tanto dà qualcosa per scontato. Qui c’è un solo bene supremo: il Lecce. Oggi ci viene chiesto questo sacrificio economico, l’esonero, per il processo di crescita. Andiamo avanti sempre con grande oculatezza, dopo aver smaltito questa delusione che vi assicuro è stata importante”.
Le dichiarazioni di Corvino
“Nel girone d’andata siamo stati una squadra che ha vinto 3 sole volte in casa che ha preso 14 gol tra le mira amiche. Ti aspetti per un doveroso e giustificato motivo che la squadra nel girone di ritorno vinca di più in casa alla luce degli aggiustamenti che ci sono stati in sede di calciomercato. Invece ti ritrovi a fare un’analisi finale che hai vinto solo 3 volte ancora in casa e hai preso ancora 14 gol. Poi arrivi a 4 giornate dalla fine con 4 punti di vantaggio dalla seconda, 5 in virtù dello scontro diretto, e a 6 dalla terza, e ti aspetti ancora qualcosa in più per raggiungere quest’obiettivo che anche se non preannunciato, non dichiarato, hai un territorio che lo aspetta come lo aspetti tu, la serie A, la sentivamo tutti e ci potevamo prematuramente arrivare invece in 6 partite nessuna vittoria”.